mercoledì 10 dicembre 2008

Sono padre, ed è meraviglioso

Avere un figlio é qualcosa di diverso. Difficile da spiegare. Tutti mi chiedono "come va?", si congratulano e vogliono sapere.
Io vorrei certo condividere con tutti quelli a cui voglio bene, amici e conoscenti, questo periodo e la sua gioia. Ma mi trovo invece a raccontare delle notti che passo sveglio, di quando Elisabetta piange, di come è stato (cruento) il parto; quasi volessi solo lamentarmi.
Non che quello che racconto non sia vero: questo periodo è stato ed è tuttora molto impegnativo (non solo a causa di Elisabetta): a volte è difficile e quasi esasperante alzarsi per la decima volta, alle 5 di mattina, per consolarla e riaddormentarla dopo che si è svegliata piangendo per il mal di pancia o chissà che altro. Ma il punto non è certo questo!!

Quello che vorrei raccontare veramente e trasmettere è quanto meraviglioso, incredibile, sorprendente, totalizzante sia la nascita di un figlio tuo. Qui lo scrivo e lo confermo, ma non lo so spiegare e trovo difficile raccontarlo.
Perché la parte migliore è proprio quella che non capisci, di quando tieni in braccio tua figlia e lei ti fa delle facce buffe (di recente ha cominciato a farci sorrisi), di quando si agita vedendo la sua giostrina rotante con gli animaletti, di quando torno a casa e trovo la mia famiglia.
Ecco, è qualcosa di speciale, che ti fa sentire felice, importante ed amato.

PS: lo so, sono mesi che non scrivo nel blog, ma non ci sono proprio riuscito; già è stato difficile rimanere al passo con il lavoro, e qualsiasi attività non vitale e necessaria è stata posticipata a data da destinarsi. Eccomi qui di nuovo, spero di recuperare parte del mio tempo nel futuro, anche se so già che parecchio è ormai destinato alla famiglia. Non si torna più indietro! ;-)

martedì 30 settembre 2008

La nostra estate in Olanda

Ebbene si anche questa estate è finita, e dopo un bel pò che non scrivo in questo mio blog personale, questo merita un post (approfitto anche del fatto che in questo momento non mi è possibile lavorare e sono confinato in camera da letto con il portatile).
Oggi è l'ultimo di settembre, e con ottobre si sa, l'autunno è ufficiale, e poco più in là si vede già l'inverno.

Che poi non ho mai capito perché l'estate vada da giugno a settembre, mentre secondo me sarebbe meglio da maggio ad agosto. Così anche l'inverno scivolerebbe indietro di un mese, e sarebbe certamente più appropriato; a metà dicembre, con tutte le decorazioni natalizie e magari la neve, mi dicono che siamo in autunno.
Bisogna riorganizzare al più presto le stagioni, che con il tempo sono scivolate al posto sbagliato, è chiaro.
Penso che tutto sommato in Italia la differenza si senta più che qui; di solito le temperature non cambiano molto, anche d'estate rimane fresco, quindi non è che l'autunno deprima più di tanto... a parte la pioggia, ma a quella siamo abituati. Quest'estate in Olanda ha fatto peraltro quasi sempre bel tempo (niente a che vedere con l'estate scorsa, la mia prima nei Paesi Bassi: ha piovuto ogni giorno per due mesi, ma dico due mesi; persino gli olandesi volevano spararsi), c'è stato molto sole e giusto un paio di settimane di pioggia in tutto, che tutto sommato per essere Amsterdam non ci si lamenta proprio.

Purtroppo, e un pò mi dispiace, non ho più avuto occasione di scrivere qui, preso com'ero da mille cose da fare e novità. Viaggi e vacanze poche, giusto una settimana in Spagna (assolutamente senza pc!!), ma novità veramente tante.

Per cominciare, tra meno di un mese sarò papà. E voglio dire, mica uno scherzo, scusate se è poco.
E poi, siccome non ce n'è mai abbastanza, ho appena cambiato lavoro: ho lasciato l'azienda olandese per cui lavoravo qui quattro giorni a settimana... ed il futuro ora è tutto da decidere e vivere. Non scrivo ancora nulla qui perché le cose non sono definite.

Non potendo scrivere di tutto, lascio semplicemente qualche immagine: qualche foto quest'estate l'ho fatta, qualcuna qui nella pianura olandese (che, nonostante sia abbastanza monotona, offre anche degli scorci magnifici, a saperli trovare), qualcuna a Venezia in occasione di un matrimonio, e qualcun altra a Padova, quando ci siamo stati (giusto due giorni, non me ne vogliano tutti quelli che non ho chiamato con l'occasione).

Infine.... no, il nome della bimba ancora non lo diciamo: anzi ci riserviamo di decidere alla nascita, voglio prima vederla. Che magari la chiamo Ugolina e poi quando la vedo invece mi sa da Rosalinda?? Eh no, me lo dirà direttamente lei come si chiama. :-)

mercoledì 9 luglio 2008

I bambini nella pancia non stanno mai fermi

I bambini nella pancia non stanno mai fermi! Lo abbiamo scoperto con gioia da un pò più di un mese a questa parte. Già da così piccoli si muovono, si agitano, si fanno sentire e rispondono agli stimoli che sentono (una voce o una pressione).


Magari questo video esagera un pò :-)
Non è proprio vero che non stanno mai fermi, in realtà spesso dormono, ma più spesso di quanto si pensi (o almeno io pensavo) sono impegnati in qualche tipo di attività; per quanto agitarsi un poco non sembri granché come attività, stupisce come un bambino non ancora nato, già in qualche modo esplori il mondo, faccia esperimenti e dimostri di capire in qualche modo quello che succede, reagendo agli stimoli che riceve. E' veramente una cosa che mi lascia stupito ed affascinato.
Peccato che decida spesso di non dormire proprio quando sarebbe conveniente: di notte la sua "casa" sta spesso ferma (la mamma tende a dormire sul letto di notte!), e quindi evidentemente le pare un buon momento per farsi sentire, ora che è tutto calmo.
Risultato: la mamma non dorme... va bene, portiamo pazienza, ne vale la pena!!
Dicono che sarà molto peggio quando sarà nata, stiamo a vedere e nel frattempo facciamo un pò di allenamento!

mercoledì 18 giugno 2008

Un altro amico nel mio specchietto

Un anno fa (sarà una cosa legata alla stagione, immagino) avevo scritto del ragno che allora viveva nello specchietto retrovisore della mia auto. La storia poi è finita una mattina che, uscendo presto (mannaggia, sembrava che conoscesse le mie abitudini!), l'ho trovato nel bel mezzo della sua quotidiana ragnatela. L'ho quindi gentilmente invitato a prendere sede nella vicina siepe. Problema risolto.
Un pò mi è dispiaciuto, mi teneva compagnia nel traffico (anche se non lo vedevo mai, sapevo che c'era).

Ma il mio specchietto (sempre quello destro) è evidentemente invitante per gli aracnidi: da circa un mese (e di nuovo mi chiedo: i moscerini vivono un giorno solo, ma quanto diamine vivono i ragni?) quasi ogni mattina mi trovo una ragnatela attaccata. Quasi sempre sta tra lo specchietto e il vetro della macchina.

Ed ecco viene il bello: questo è un ragno evoluto. Fanno ricerche e stanno migliorando.
Qualche volta (ora il parcheggio è a pettine, quindi le macchine stanno normalmente affiancate) mi trovo una ragnatela a ponte, tra il mio specchietto e quello della macchina vicina (poi però torna sempre a casa nel mio specchietto!).

A parte l'ammirazione per questo capolavoro della statica (i fili di queste ragnatele sono oltretutto eccezionalmente resistenti, e quindi anche difficili da togliere), mi chiedo come cavolo faccia a tirare i primi fili: passa per il terreno filandone un capo o li lancia? Incredibile.
La prossima volta che lo becco gli faccio una foto e la pubblico qui.

martedì 10 giugno 2008

Un italiano in Olanda dopo il 3 - 0

Nonostante abbia visto la più brutta partita della Nazionale da anni. Nonostante la disfatta sia stata proprio dovuta agli Oranje. Nonostante gli Arancioni non battessero gli Azzurri da 30 anni (e hanno deciso di farlo con me qui). Nonostante io lavori con 50 colleghi olandesi, e questa mattina (e ancora adesso) non si risparmiano certo quando a festeggiamenti. Nonostante questo, potrebbe anche andare peggio.
Gli Olandesi sono persone educate e con un grande senso del rispetto. Non esagerano. Sono ancora vivo.
Meglio così. Ci sono ancora (almeno) due partite da giocare. La speranza è l'ultima a morire.

PS: per tutti gli italiani in ascolto (ma anche per molti colleghi olandesi): chiedermi per chi ho tifato è una domanda stupida.

lunedì 26 maggio 2008

The bellissim story of cappucett red

Pubblico volentieri una simpatica versione in quasi inglese di Cappuccetto Rosso, di cui non conosco l'autore (se leggi questo blog fammi sapere che ti cito volentieri!), mandatami via mail da Libera ('na volta che non mi manda spam... :-) ).
Buona lettura e buona settimana!

The bellissim story of cappucett red

One mattin her mamma dissed:
'Dear Cappuccett, take this cest to the nonn, but attention to the lup that is very ma very kattiv! And torn prest! Good luck! And in bocc at the lup!'.
Cappuccett didn't capit very well this ultim thing but went away, da sol, with the cest.
Cammining cammining, in the cuor of the forest, at a cert punt she incontered the lup, who dissed:
'Hi! Piccula piezz'e girl! 'Ndove do you go?'.
'To the nonn with this little cest, which is little but it is full of a sacc of chocolate and biscots and panettons and more and mirtills', she dissed.
'Ah, mannagg 'a Maruschella’ (maybe an expression com: what a cul that had) dissed the lup, with a fium of saliv out of the bocc.
And so the lup dissed:
'Beh, now I dev andar because the telephonin is squilling, sorry.'
And the lup went away, but not very away, but to the nonn's House. Cappuccett Red, who was very ma very lent, lent un casin, continued for her sentier in the forest. The lup arrived at the house, suoned the campanel, entered, and after saluting the nonn, magned her in a boccon. Then, after sputing the dentier, he indossed the ridicol night berret and fikked himself in the let.
When Cappuccett Red came to the fint nonn's house, suoned and entered. But when the little and stupid girl saw the nonn (non was the nonn, but the lup, ricord?) dissed:
'But nonn, why do you stay in let?'.
And the nonn-lup:
'Oh, I've stort my cavigl doing aerobics!'.
'Oh, poor nonn!', said Cappuccett (she was more than stupid, I think, wasn't she?).
Then she dissed:
'But...what big okks you have! Do you bisogn some collir?'.
'Oh, no! It's for ved you better, my dear (stupid) little girl', dissed the nonn-lup.
Then cappuccett, who was more dur than a block of marm:
'But what big oreks you have! Do you have the Orekkions?'.
And the nonn-lup:
'Oh, no! It is to ascolt you better'.
And Cappuccett (that I think was now really rincoglionited) said:
'But what big dents you have!'.
And the lup, at this point dissed:
'It is to magn you better!'.
And magned really tutt quant the poor little girl.
But (ta dah!) out of the house a simpatic, curious and innocent cacciator of frod sented all and dissed:
'Accident! A lup! Its pellicc vals a sac of solds'.
And so, spinted only for the compassion for the little girl, butted a terr many kils of volps, fringuells and conigls that he had ammazzed till that moment, imbracced the fucil, entered in the stanz and killed the lup. Then squarced his panz (being attent not to rovin the pellicc) and tired fora the nonn (still viv) and Cappuccett (still rincoglionited). And so, at the end, the cacciator of frod vended the pellicc and guadagned honestly a sacc of solds. The nonn magned tutt the leccornies that were in the cest.
And so, everybody lived felix and content (fors not the lup!).

mercoledì 21 maggio 2008

La dolce attesa

Ebbene si, ormai penso di non offendere più nessuno se lo scrivo qui. Non l'ho fatto finora perché preferivo comunicarlo di persona, non volevo che ci fosse venisse a sapere una tale notizia leggendolo sul blog. Ma ormai è tempo, siamo felici e voglio scriverlo. :-)

Stiamo aspettando un bambino. Che notizia meravigliosa!! E' veramente un miracolo, una cosa misteriosa che accade nella vita, inspiegabile.

Confido che stia già leggendo questo post utilizzando una connessione wireless. Abbiamo il wifi a casa, e la sua mamma pensa al resto, non gli dovrebbe mancare nulla.

martedì 13 maggio 2008

Ik ben jarig!

E' il mio compleanno, auguri!! O meglio, lo è stato la scorsa settimana, lunedì.
Ho passato il giorno del mio trentesimo compleanno in macchina, in viaggio dall'Olanda alla soleggiata e calda Italia. Lamentandomi di quando in quando (soprattutto in occasione dei blocchi di traffico sulla eterna autobahn 3, da Arnhem a Norimberga) del fatto che non lo avrei festeggiato per nulla, dal momento che in viaggio (e sono 15 ore almeno) ero quasi completamente irreperibile.
Ed invece colgo l'occasione per ringraziare, una settimana dopo, tutti quelli che mi hanno fatto gli auguri, via mail, sms, voicemail, o di persona, ed in particolare quelli che hanno addirittura organizzato una cena, per festeggiare me (e Teresa) di ritorno in Italia per qualche giorno! Grazie a tutti, è stata una bellissima settimana di (quasi - qualche giorno ho lavorato) ferie!

martedì 8 aprile 2008

Transavia mi irrita alquanto

Transavia mi fa quasi sempre incazzare. Voglio dire, sono un loro super-cliente (voglio vedere quanti hanno volato più di me sulle tratte Veneto-Amsterdam), dovrebbero trattarmi con i guanti. Invece sono infami, e mi trattano come l'ultimo contatto; anzi peggio, sembra che cerchino sempre di fregarmi.
Cominciando dal constatare che i biglietti costano mediamente il doppio di quanto costassero un anno fa o poco più (alla faccia del low cost). Il traffico aereo a livello mondiale aumenta, gli aeroporti aprono nuovi terminal, su tutte le tratte aumentano il numero dei voli e di passeggeri: i biglietti costano sempre di più. Il fatto è che non c'è molta scelta per Amsterdam:

  • o prendi Transavia
  • o paghi un volo di linea KLM o Alitalia (lasciamo perdere, io da anni nemmeno guardo più, improponibili per voli privati, non di lavoro)
  • oppure si può prenotare un vero low cost con RyanAir.... a patto di essere disposti a spararsi una giornata in treno da Charleroi o dalla Germania
Ma ok, dici. E' il mercato. Anche il pane costa di più, perchè non gli aerei?

Quello che però proprio non mi va giù è il meccanismo perverso che utilizzano per le promozioni.
Il costo dei biglietti con Transavia (come con molte compagnie aeree) non è costante, ma varia in base a determinati fattori: prima di tutto il numero di posti ancora disponibili per il volo, ma non solo... purtroppo. Se infatti così fosse, basterebbe prenotare i voli con largo anticipo (quando gli aerei sono ancora praticamente vuoti) per assicurarsi il biglietto più economico. Ed invece no! Perchè quando i loro dannati aerei rimangono non troppo pieni, che fanno? Mandano una newsletter con i prezzi scontati sui voli. Ma non si sa mai in anticipo.
E quindi è come giocare alle corse dei cavalli, scommettendo quando sarà il prossimo ribasso.
Quindi stai ad aspettare... la mandano... non la mandano.... ed intanto il prezzo del biglietto sale e sale... poi ti decidi, ok questa volta non la mandano proprio... e tac! il giorno dopo ti arriva la newsletter. Diamine, non ho mai giocato ai cavalli, ma a queste scommesse perdo sempre.
Due volte è successo proprio in maniera palese: acquistato il biglietto la sera, e la mattina dopo, lo stesso volo, costava la metà. Ti rode dentro in un modo pazzesco. Una volta ho persino telefonato al call centre. Niente da fare, la penale di annullamento è il 100%, ti attacchi.

Come se non bastasse, ricevo le mail in olandese, per olandesi.
Ecco l'ultima, l'altro giorno (con fotina del sole annessa), allego traduzione pressapochista:
De lente is nu binnen handbereik: heerlijk genieten op een terrasje in temperaturen die oplopen tot 20 graden! Dus waar wacht u nog op? Boek nu onze extra voordelige tarieven en boek uw vliegticket naar zonnig Zuid-Europa!

La primavera è a portata di mano: goditi fantastici 20 gradi di temperatura! Quindi cosa aspetti ancora? Prenota i nostri voli a tariffe extra vantaggiose e prendi il tuo biglietto verso il soleggiato Sud Europa!

Ma dico, ma questi non si rendono conto che non possono mandarmi roba simile? Questo è terrorismo a danni dei poveri italiani all'estero! Dovrebbero vietare per legge queste forme di tortura psicologica. Scriverò al prossimo Ministro degli Esteri e all'Unione Europea. Qualcuno deve pur fare qualcosa.

martedì 25 marzo 2008

Tempo matto!!

Una Pasqua così non l'avevo mai vissuta prima. Una Pasqua con la neve proprio non me la ricordo.
Nei giorni di domenica e lunedì di pasquetta la giornata cominciava con il sole, seppure timido ed ancora assonnato pure lui; poi in 5 minuti si annuvolava e faceva bufera di neve; ma proprio un quarto d'ora, perché poi tornava un bel sole. E di nuovo siberia e di nuovo sole. E così via per giorni, non ce la faceva a decidersi.

Niente male, eh. Finché è neve e non pioggia non mi lamento proprio, è stato uno spettacolo.
Solo che trovarsi le strade bianche (non in montagna, che qui non sanno nemmeno cosa siano le montagne) e la neve che cade andando a lavoro in primavera è una cosa a cui non sono abituato. La foto l'ho scattata ieri, sulla via per Hilversum, verso l'ufficio.

PS: Buona Pasqua in ritardo!

martedì 18 marzo 2008

La vera (mia) pasta alla carbonara

Qui in Olanda, si sa, il cibo non è che sia proprio il massimo. Soprattutto per chi viene dall'Italia, e diciamolo, noi italici siamo abituati gran bene. Anche in pausa pranzo mica mi accontentavo del panino: me ne andavo al ristorante, al bar o in mensa e mi sbafavo un bel piatto caldo, quel che sia. Ah, i bei tempi andati.

Ormai mi sono abituato al pranzo all'olandese: 10 minuti e due fette di pane (pane morbido, tipo quello del Mulino, che una volta va anche bene, ma dopo un pò ti manca la rosetta e pensando alla mitica ciabatta vengono le lacrime) con qualche affettato plastico o qualche salsina sopra.
Quindi ci si arrangia come si può per la maggior parte del tempo, e quando si mangia si cerca di mangiare bene e italiano.
Come può mancare la pasta alla carbonara?

Ma ecco che nasce il contraddittorio. Perché la pasta alla carbonara qui me la confondono con la pasta con la frittata e me la propongono come autentica. No, "è alla carbonara" dicono. "Non è possibile, l'uovo è cotto", rispondo ed aggiungo: "bisogna fare attenzione a quando si uniscono le uova alla pasta calda, e per carità, mai spadellata sul fuoco!".

Parole al vento, non mi credono e si gustano la frittata.

Quindi raccolgo le prove a sostegno della mia tesi (solida come una roccia, non ho dubbio alcuno) e pubblico qui ad imperitura memoria.
La ricetta per la carbonara, ingredienti per quattro persone:

  • Guanciale o Pancetta - 150 gr.
  • Pecorino e/o Parmigiano Reggiano/Grana Padano - 100 gr.
  • Spaghetti - 450 gr.
  • Uova - 4 tuorli + 1 intero
  • Sale
  • Olio extravergine di oliva
  • Pepe nero
La preparazione la sappiamo più o meno tutti (in caso seguite il link qui sotto), ma attenzione al punto della questione:
Le uova sbattute non dovrebbero mai essere unite alla pasta sul fuoco, poiché questo causerebbe la cottura delle stesse ottenendo un effetto frittata: le uova devono infatti essere unite subito dopo la scolatura della pasta, cercando di evitare di farle entrare in contatto con le pentole troppo calde. [...] da provare è la variante che prevede l'utilizzo di metà dose di pecorino e metà dose di parmigiano grattugiati.
fonte: Le ricette di giallo zafferano

Buon appetito a tutti!
Che fame che mi è venuta con questo post.

lunedì 3 marzo 2008

Novità per il blog Dag!

Questo è un post di servizio, giusto per farvi conoscere un paio di funzionalità che ho inserito qualche tempo fa nel blog.

  1. Iscrizione agli aggiornamenti via mail
    Se non avete voglia di stare a controllare quando scrivo qualcosa di nuovo, o se semplicemente trovate più comodo ricevere una mail piuttosto che aprire il browser andare sul sito, potete iscrivervi al blog inserendo qui sotto il vostro indirizzo mail (si apre una finstra che vi chiede di inserire un codice, per conferma). Riceverete una email quando (e solo quando) viene qui pubblicato un nuovo post.
    Pratico. Per commentare occorre andare sul sito, naturalmente, ma c'è un comodo link nella mail.

    Inserisci qui il tuo indirizzo mail:


    Trovate sempre questo box nella sidebar qui a destra dei post.

  2. Aggiornamenti in tempo reale
    Nella sidebar ora è presente una sezione "Cosa sto facendo". E' collegata direttamente con il mio account twitter (twitter.com/paesibassi), che aggiorno spesso durante il giorno via web, IM o sms. Per chi non fosse sulla cresta dell'onda rispetto alle boiate web 2.0, twitter è un sistema "sociale" di annunci, dove la gente posta durante il giorno bravi messaggi per far sapere ai loro amici, conoscenti, colleghi cosa stanno facendo. Ecco, io sono uno di questi malati. :-)
    Potete anche registrarvi pure voi su Twitter e seguire la moda del momento.

sabato 1 marzo 2008

La nuova vita da sposati

Non ho più scritto nel blog, non ho scritto della luna di miele né della vita negli ultimo mese. Il fatto è che la mia (ora dovrei dire nostra) vita è cambiata, e gli equilibri ora sono diversi. C'è meno spazio per il computer, oltre al tempo dovuto al lavoro. E quindi meno spazio per il blog e il "tempo libero" sul web.
Volevo scrivere un post impegnativo che raccontasse un sacco di cose. Ok non trovo il tempo. Scrivo qui giusto che siamo entrambi molto felici, la casa è ogni giorno più accogliente, e... ultimamente pare che qui in Olanda ci sia più spesso il sole!
Per quanto riguarda il blog, riprendendo il discorso... mi è stata mandata una barzelletta che illustra in modo esplicativo la situazione attuale... ora vado prima che Tere mi stracchi la corrente. Haha! :-D

Ieri notte, io e mia moglie eravamo seduti a tavola parlando delle cose della vita.
Quando siamo arrivati a parlare di malattie e di morte, le ho detto:
"Non mi lasciare mai a vivere in stato vegetativo, in dipendenza completa da una macchina e alimentandomi da una bottiglia. Se mi dovessi vedere in questo stato, ti prego, tesoro, spegni gli apparati che mi tengono in vita."
Allora lei si è alzata, ha spento televisione e computer e mi ha tolto la birra...

martedì 29 gennaio 2008

E' successo davvero!

Beh ecco è successo davvero, ci siamo sposati!!
Anche Teresa ha detto "si", incredibile a dirsi, ma alla fine non ha cambiato idea. E se per caso aveva qualche perplessità e tentennamento, durante la cerimonia ha finto benissimo e non si è notato per nulla... :-)
Per quanto mi riguarda, tutti dicono che ero tanto teso e nervoso. Beh, vorrei vedere, mi stavo sposando, di lì a poco avrei firmato un contratto per tutta la vita, senza clausola di recesso. Avevo previsto molta più tensione da parte mia ed invece mi sono trovato tutto sommato abbastanza tranquillo.

Il matrimonio
La cerimonia è stata bellissima, apprezzata da tutti, anche da quelli meno interessati dall'aspetto religioso dell'evento. Era molto importante invece per noi che fosse visibile il perché della nostra scelta, quali sono i motivi che ci hanno guidati ed i fondamenti della nostra unione.
E' quindi seguito rinfresco e poi pranzo di svariate portate, la festa è continuata fino alle dieci di sera.

Il ritorno in Olanda
Il giorno dopo siamo ripartiti per Amsterdam, dove abbiamo trovato il nostro appartamento agghindato con festoni, bicchierini di carta dietro la porta, palloncini ed altro... dopo qualche ora di pulizia (altrimenti non si riusciva nemmeno ad arrivare in camera, figuriamoci alle valigie!) e 3 ore di sonno siamo usciti per raggiungere l'aeroporto.

Viaggio di nozze
Il volo per Cancun, Mexico è stato estenuante... ma i 12 giorni che abbiamo poi passato lì sono stati assolutamente fantastici. Al prossimo post per il viaggio di nozze!!

giovedì 3 gennaio 2008

Oggi mi sposo!

Ebbene si, eccomi qui al grande passo.
Un passo atteso, ma un pò di tensione prima di un evento che ti cambia la vita penso che sia più che normale. Spero di vedervi tutti, e che sia una bella festa, ma prima di tutto una celebrazione vera.
Nasce una nuova famiglia, mica bubbole.
Ok basta scrivere. Ci vediamo lì.

PS: Poi non mi chiamate per un paio di settimane che sarò in Messico, e c'ho un paio di impegni. :-)