giovedì 27 settembre 2007

I amsterdam

I amsterdam.
Eccomi di nuovo qui! Ah, che giorni complicati. Sto lavorando un sacco, cercando di seguire ogni cosa e cercando di tenere tutte le "palle in aria", come dicono gli inglesi (“to keep all the balls in the air”, con riferimento ai giocolieri e non altro, come i più maliziosi avranno pensato). Cercando casa (tante visite, ma ancora nessuna novità concreta), studiando Olandese (faccio un corso due sere a settimana + studio, in teoria), ospitando amici, viaggiando tra Olanda e Italia per i preparativi per il matrimonio e altre varie ed eventuali (tipo convivenza di inizio corso - lo scorso weekend).

Il problema è che abbiamo troppi strumenti, troppe informazioni, troppe cose da fare. Una vita troppo complicata, per raggiungere cosa?

Parlavo con alcuni compagni di corso (di olandese, quasi tutti studenti erasmus stranieri) del perché sia così difficile imparare una nuova lingua: è per via del fatto che abbiamo una mente troppo complicata. Siamo abituati a pensare e comunicare in modo troppo complesso, con frasi articolate e - si prova - con proprietà di linguaggio. Mentre un bambino si accontenta di dire "mamma", "fame", "cacca" e tutti gli fanno i complimenti e si ritiene soddisfatto. E a quel punto ha lo stimolo per imparare anche "palla", "gatto" e "fuori". E così via, impara la lingua e nemmeno se ne accorge, senza sforzo.
Per noi è diverso, quando cerco di parlare olandese vorrei dire: "perchè penso che questa vanità dell'esistenza presente sia in qualche modo legata ad una finalità metafisica"... non ci riesco, sono frustrato, e lascio perdere.

domenica 16 settembre 2007

Amsterdammers

La ricerca della casa continua, ormai sono quasi tre mesi. Ma ancora non si trova quella giusta, e non è facile.

Di cose strane se ne trovano qui, basti vedere come parcheggiano le macchine a ridosso dei canali. Rischio!
D'altronde mi sto rendendo conto che gli olandesi non sono tutti a posto con la testa. Bisogna chiarire, a discolpa di chi è nato qui tra un mulino e le vacche, che qui ad Amsterdam di olandesi "puri" ce ne sono pochi, per cui nel contesto mi riferisco non tanto agli olandesi in senso stretto, ma a chi qui nei dintorni ci vive.
Oh, si, me compreso, ho rinunciato da un pò a considerarmi normale.

Entri nelle loro case, e trovi le pareti viola, i pavimenti di linoleum finto giaguaro, le poltrone in pelle rossa, le stanze con le gigantografie delle Alpi. Pensi che sono strani. Poi entrando in un'altra casa, trovi la lavatrice in ingresso, la camera con lo specchio sul soffitto e la cucina in legno che sembra di stare nel Tirolo. Pensi che sono molto strani. Quando poi trovi che in un'altra mancano dei muri (apparentemente abbattuti a colpi di piccone, ed ancora tutti sbrecciati) e che accanto al letto in camera sta una palla da discoteca, di quelle luccichine anni 80... ti chiedi:
"Ma come diamine vive questa gente?"

Hanno troppa acqua secondo me. Come a Venezia, qualcosa si filtra, si insinua e fa cortocircuito.

A.A.A. Casa cercasi!

Stiamo cercando casa. Beh, ormai da un pò. Funda è il mio pane quotidiano, ogni giorno mi spupazzo una decina di nuove offerte di case in vendita, telefono (beh, non proprio io, delego quest'attività a Teresa che conosce meglio la lingua) all'agenzia per prendere appuntamento, ed il venerdì salgo in macchina e mi analizzo gli impianti elettrici, l'esposizione delle finestre, il bagno (di solito senza wc, quello sta separato in uno stanzino apposito, con allegato un micro lavandino), l'eventuale giardino e piccolo deposito. 70 metri quadri, 120 metri quadri. O fanno schifo, o sono troppo lontane, o costano troppo.
Ancora niente.
Ah. Teniamo duro.
Nel frattempo abbiamo cominciato a prendere in considerazione anche Almere, la 'famosa' città ricavata cinquant'anni fa (ed ancora in costruzione) dalle terre emerse con la costruzione della diga grande. Un posto senza storia e senza anima.
E che ci vado a fare allora?
Certo, il centro di Amsterdam sarebbe un altro mondo, ma non possiamo nemmeno stare qui a tirarcela troppo: a gennaio mi sposo, ed avrò proprio bisogno di una casa. :-)